Regolamentazione delle attività artigianali per il cibo d’asporto
Le attività che producono cibo da vendere d’asporto senza la somministrazione in loco, come ad esempio gastronomie, kebab, pizzeria d’asporto e trancio, sushi e cibo etnico, piadinerie, polenterie ecc. sono imprese artigiane. Per l’apertura basta iscriversi all’albo artigiani presso la camera di commercio di appartenenza (non servono requisiti particolari) e ai soli fini sanitari presentare la Scia d’inizio attività. Le varie iscrizioni e comunicazioni si possono effettuare per via telematica, secondo le modalità approvate con la deliberazione di G.R. n. 642 del 3 aprile 2012 pubblicata sul BURP n. 62 del 27/04/2012
Per la commercializzazione di alimenti e bevande non di produzione propria ed esclusivamente d’asporto, va presentata una richiesta all’ufficio licenze del comune di residenza per la vendita in esercizio di vicinato, da non confondersi con una licenza di somministrazione, per le attività di somministrazione alimenti e bevande le normative sono diverse e decisamente più complesse, invito a leggere link
Link per visionare regolamentazione attività di somministrazione alimenti e bevenade:
Normative per l’apertura di sushi, kebab e attività artigianali che producono cibo d’asporto
Riassumendo i passi operativi per l’apertura:
Apertura della Partita Iva
Comunicazione di inizio attività presso la Camera di Commercio
Apertura di un conto corrente
Richiesta dei permessi all’Ufficio di Igiene e Prevenzione dell’Asl (Scia, nulla osta sanitario)
Richiesta dei permessi al Comune, tramite la presentazione della SCIA
Autorizzazione presso il Comando dei Vigili del Fuoco se si superano i 35Kw di gas
Iscrizione INAIL e INPS
Link per visionare regolamentazione attività artigiane
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