Un Consiglio per i Ristoratori non Puntate Tutto sul Food Delivery

L’emergenza sanitaria del Covid 19 (Coronavirus) ha portato molti ristoratori ad inserire nella propria organizzazione aziendale il servizio di food delivery o consegne a domicilio, rivelandosi un toccasana per le finanze aziendali. Per gli addetti ai lavori il food delivery sembrava essere un nuovo modello rivoluzionario di fare ristorazione, ma attenzione non è proprio così. Difatti molti imprenditori nel campo della ristorazione hanno già rinunciato, l’emergenza coronavirus sta sollevando una serie di dubbi e incertezze sia da parte dei ristoratori che della clientela. Il servizio delivery dopo un boom di richieste ha subito una brusca frenata, una controtendenza, le cause sostanzialmente possono essere:

– Il timore da parte della clientela di contrarre il virus per mezzo del delivery

– La chiusura degli uffici e dal conseguente smart working o lavoro facile

– Il desiderio della clientela di uscire da casa e vivere un’emozione

Il servizio delivery sicuramente è un’ottima opportunità per aumentare le vendite e conseguentemente il fatturato aziendale, ma la mia esperienza trentennale nel campo della ristorazione mi permette di offrire un consiglio ai ristoratori, non investite troppe risorse e non convertite la vostra attività per il servizio delivery (consegne al domicilio)

Vi suggerisco di rivedere la comunicazione e il marketing dei vostri prodotti e servizi aziendali, di riadattare le proposte dei menu sia per il pranzo che per la cena, cercando di identificarvi come i migliori nella proposta di un determinato prodotto.

Interagite con la clientela attraverso i canali web proponendo consigli, video e ricette di cucina, il tutto svolto all’interno delle cucine professionali del vostro locale durante un servizio di lavoro (ovviamente non in un’ora di punta) così facendo offrirete un servizio informativo di qualità, e aprendo le porte della cucina vi proporrete con un messaggio ancora più potente,  la trasparenza, un chiaro messaggio: assoluta garanzia sui metodi di lavoro e sui prodotti alimentari usati. Un altro consiglio è indirizzato alla sala e ai suoi addetti, secondo la mia personale opinione la sala è un reparto fondamentale dell’azienda ristorativa, è doveroso investire sull’aggiornamento e la formazione di ogni addetto di sala. Lo staff di sala deve saper accogliere e gestire un cliente dalla prenotazione telefonica alla consegna del conto, ogni cameriere di sala deve avere conoscenze chiare e approfondite sulla psicologia del consumatore, le tecniche di vendita, la comunicazione verbale e paraverbale, i messaggi subliminali e persuasivi, tutto questo permetterà all’azienda di fornire un alto servizio professionale in sala, puntando attraverso la conoscenza della psicologia del consumatore alla fidelizzazione della clientela, e attraverso le tecniche di vendita e le varie strategie persuasive e subliminali un aumento delle vendite e del fatturato. A mio avviso il ruolo di un buon Imprenditore nel campo della ristorazione è soltanto uno, riportare all’interno del proprio Locale la clientela, e con passione e professionalità far vivere ad ogni ospite un’emozione da ricordare a lungo.

Anche se la crisi che sta attraversando il settore ristorativo è notevole, è pur vero che da una crisi c’è la possibilità di ripartire e di ottenerne dei vantaggi.

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