Secondo un’indagine DOXA in Italia l’80% dei lavoratori, circa 18 milioni di persone fanno la pausa pranzo, di questi il 40% sei italiani su dieci la fanno fuori casa, in particolare il 24% sceglie di restare sul luogo di lavoro, il 20% trascorre la pausa pranzo nella mensa aziendale e il 15% si reca al bar o al ristorante. Altra tendenza significativa di questi ultimi anni è il Delivery, sempre più aziende del settore consegne a domicilio garantiscono e distribuiscono cibi di qualità direttamente presso la sede del lavoratore ad orari prestabiliti e senza ritardi. Anche la vecchia schiscetta continua a resistere, sono diversi i lavoratori che preferiscono portarsi del cibo cotto da casa, per questo diverse aziende mettono a disposizione degli spazi ben organizzati per i propri lavoratori. Gli Italiani evidenziano per la loro pausa pranzo abitudini alimentari sane e ispirate al benessere, prediligendo pasti leggeri e salutari. La tipologia del lavoro è cambiata radicalmente negli ultimi vent’anni, passando sempre più da mansioni manuali a mansioni intellettive e sedentarie.
I menu nella pausa pranzo nella ristorazione
Le proposte dei menu devono adeguarsi alle nuove necessità, le pietanze dovranno essere studiate con un giusto rapporto dei valori nutrivi ed energetici, per intenderci il fabbisogno calorico di un banchiere (2.100 calorie) e diverso da quello di un muratore (2.500 calorie)
Per la la pausa pranzo diversi ristoratori hanno sostituito il classico menu fisso (composto da un primo e da un secondo con contorno) con altre formule, spesso di una sola portata:
- Zuppa di ortaggi/cereali/legumi come proposta invernale
- Insalatona di ortaggi crudi e/o cotti come proposta estiva
- Piatto unico, un antipasto o contorno accompagnato da un primo piatto di pasta o cereali
- Piatto unico, una pietanza di carne o pesce accompagnata da uno o due contorni
- Piatto unico vegetariano, solitariamente il piatto è composto da tre diverse pietanze di ortaggi cotte in tre modi diversi
Le proposte sopra elencate in alcuni casi sono accompagnate da un piccolo dessert e un calice di vino. Queste formule hanno una serie di vantaggi sia per il consumatore che per il ristoratore entrambe mirate ad abbassare i costi e i tempi di attesa, dando spazio più alla qualità che quantità del cibo.
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Food Coach De Nigris
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