Abbiamo un’attività nel settore ristorativo e vogliamo cederla ma senza venderla. Oppure vogliamo prendere un ristorante solo per valutare un eventuale futuro impegno imprenditoriale, senza farsi un carico eccessivo di investimento. Bene, per queste circostanze esiste un contratto specifico, parliamo dell’affitto d’azienda. Il contratto di affitto d’azienda di un locale (bar, pizzeria, ristorante, pub, hotel, ecc.) è sostanzialmente un accordo semplice, si limita a subentrare nella gestione d’azienda di un’attività per un periodo limitato.
Le leggi che riguardano l’affitto d’azienda di un ristorante
Il contratto di affitto d’azienda per le attività che rientrano nel comparto ristorativo è poco regolato dalla legge, su questo l’articolo 2562 del codice civile si limita a dire che: Chi prende in affitto un’azienda (usufruttario) deve esercitarla sotto la ditta che la contraddistingue, deve gestirla senza modificarne la destinazione, in modo da conservare l’efficienza dell’organizzazione e degli impianti in essere. Se l’usufruttario non adempie tale obbligo cessa arbitrariamente e si applica l’art. 1015 (cessazione dell’usufrutto). Solitariamente le parti interessate stipulano un accordo fra le parti, più che in base alla legge. Di norma si procede alla stesura di un contratto il più dettagliato possibile, in modo da evitare malintesi e futuri problemi.
La durata di un contratto d’affitto d’azienda di un ristorante
La legge non regola questo elemento, quindi sarà compito nostro elaborare l’organizzazione aziendale individuando la scadenza più utile per i nostri scopi. Questa forbice di tempo può essere di una sola estate, di un anno o per svariati anni. Se l’affittuario ha un interesse nell’acquistare in futuro il locale può avvalersi di uno specifico contratto, l’affitto d’azienda a riscatto. Una formula molto interessante e sempre più utilizzata nel campo della ristorazione. In pratica si procede come un normale affitto d’azienda, si verseranno gli affitti mensilmente ma alla scadenza del contratto, si avrà l’opzione all’acquisto del locale, conteggiando le cifre dell’affitto che si saranno versate come acconto sull’acquisto finale dell’azienda. Di solito questa norma prevede un prezzo bloccato del valore aziendale ed una caparra del 30% circa.
Il costo di un contratto di affitto d’azienda di un ristorante di per se non costo nulla se è redatto in forma di scrittura privata, cosa diversa se ci si rivolge ad un notaio sopra tutto se si stipula una forma di contratto di affitto d’azienda a riscatto. E’ difficile fissare dei parametri, il consiglio è quello di farsi redare da un professionista del settore un business plan dove saranno analizzate minuziosamente i vari aspetti dei costi aziendali.
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